“Ogni squadra ha un suo stile di gioco”

Spazio Aperto Cologno 33

1984

LE ORIGINI

La cooperativa nasce grazie da un gruppo di genitori, operatori e volontari, che si sono incontrati all’interno dell’Associazione Nazionale Famiglie di Fanciulli e Adulti Subnormali (A.N.F.F.A.S.), e che avevano condiviso i problemi quotidiani delle persone in situazione di difficoltà, in particolare, portatrici di gravi handicap psichici.

1992

SI CAMBIA PELLE

In seguito alla Legge n°381 dell’8 novembre 1991 che scinde le attività di assistenza socio educativa da quelle di inserimento lavorativo, nel 1992 Spazio Aperto si trasforma in Cooperativa Sociale di tipo B agendo, esclusivamente, nel campo della produzione di beni e servizi inserendo al lavoro persone in stato di svantaggio. Nasce Spazio Aperto Servizi.

1995

LA SVOLTA

Apre prima tra le cooperative sociali un settore marketing e sviluppo interno. Da li partono le scommesse della multisettorialità e del riposizionamento dei settori, una nuova strategia di sviluppo, qualità iso 9000 e si struttura il settore ambiente.

1999

DA LAMBRATE AL GIAMBELLINO

Spazio Aperto si trasferisce, definitivamente, in una sede di proprietà a Milano in via Gorki 5. Nello stesso anno, Spazio Aperto ha scelto di scorporare una parte dell’attività svolta, costituendo una nuova cooperativa denominata Viridalia, con la finalità di specializzarsi in materia di manutenzione del verde e di ampliarsi con attività agricole.

2005

SPERIMENTAZIONE

Spazio Aperto partecipa alla sperimentazione art 14. Si ristruttura il settore pulizie, si intrapprendono rapporti per servizi nazionali per la rete cgm con IKEA e EDENRED.

2013

MOBILITA’ E SALTO NAZIONALE

lnizio di una nuova strategia nazionale. Ci strutturiamo e iniziamo il cammino per liberarci degli ultimi retaggi del “campo di fragole” cambiano gli scenari e il modello “eretico” diventa il modello da imitare.

2015

COMUNITA’ 500

Spazio Aperto supera i 500 lavoratori, di cui 137 con fragilità

2021

QUOTA 20 MILIONI

Spazio Aperto riesce a superare la crisi pandemica e raggiunge un giro d’affari di 20 milioni di Euro.